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Trattativa, Di Matteo: oggettività dei fatti è dimostrata, altro che teorema

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 26 febbraio 2024 L'intervista della giornalista Anna Lisa Maugeri al sostituto procuratore nazionale antimafia “ A colpire in questi anni è stata la distorsione della realtà processuale. La volontà di far credere che noi ci siamo mossi soltanto sulla base di un teorema, mentre invece noi ci siamo mossi su fatti che erano venuti fuori anche prima della nostra indagine ”.  A parlare è il sostituto procuratore nazionale antimafia   Nino Di Matteo , già membro togato del Csm, intervistato dalla giornalista e caporedattrice di   Sicilia Buona  Anna Lisa Maugeri . Il pool che ha condotto le indagini, composto da Di Matteo,   Vittorio Teresi ,   Francesco Del Bene ,   Roberto Tartaglia   e   Antonio Ingroia ), ha sempre " cercato di riscontrare fatti, muovendosi sulla base della valutazione di fatti ". " Oggi è facile dire  'l a Cassazione ha assolto tutti, quindi non c'era nulla''' , ha detto Di Matteo. Eppure,  " determinati fat...

Tecniche di manipolazione dell’informazione, da B. a Meloni

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  di Salvo Vitale (amico di Peppino Impastato) 25 Febbraio 2024 Tre principi base Giornalmente se ne studiano nuove, ma i principi di fondo dell’informazione di regime sono quelli di sempre:  1)L’importante non è “fare”, ma “far credere di fare”; 2)Una notizia non è tale se non è resa “nota”, un avvenimento non esiste, se non è comunicato. 3)La comunicazione è in grado di creare dal nulla: di costruire colpevoli e innocenti, buoni e cattivi, eroi e vigliacchi, grandi uomini e piccoli vermi, di trasformare cattivi politici in abili statisti e abili statisti in cattivi politici, secondo l’orientamento predeterminato del giudizio da comunicare e secondo lo spazio dato alla notizia. Un gruppo di esperti a servizio decide la notizia   E andiamo a casa nostra: secondo “Reporter sans frontières” nel 2023 l’Italia è stata classificata al 41° posto, comunque in discesa, rispetto agli anni passati, tra i paesi semiliberi, per quel che riguarda la libertà di stampa e d’informazione,...

Manganellate a Pisa e Firenze. Questori, questurini e carabinieri a cavallo

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di Saverio Lodato - 24 febbraio 2024 Quanto accaduto ieri a Pisa e Firenze, purtroppo, è la preoccupante cartina di tornasole delle autentiche pulsioni che muovono le condotte di parecchie donne e parecchi uomini di questo governo. Manganellare a sangue ragazze e ragazzi fra i quindici e i vent’anni, che manifestano pacificamente per la Palestina - ma è proprio questo l’errore che, secondo alcuni, non dovrebbero più commettere (e magari quando diventeranno grandi non lo commetteranno più) -, senza passamontagna, senza brandire spranghe di ferro, senza volontà di scontro fisico con chicchessia, rientra fra quelle mascalzonate che qualsiasi governo, persino democratico, una tantum nella sua vita, può anche commettere. Ma quanto accaduto ieri a Pisa e Firenze non rappresenta affatto - e qui dobbiamo ripetere: purtroppo -, un'una tantum. Questo governo, il governo di  Giorgia Meloni , continua a non pagare dazio per la semplicissima ragione che i media ancora si rifiutano di dire e sc...

Borsellino, l'omicidio Ranieri e il bigliettino lasciato sul fascicolo d'indagine. E riparte il gioco della strumentalizzazione su “mafia appalti”

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19 febbraio 2024 “Il fascicolo n. 5261-90 riguardante l’omicidio dell’imprenditore  Luigi Ranieri  non trovasi al suo posto, essendo invece sostituito da un foglio, a firma autografa del dott.  Paolo Borsellino , recante l’attestazione che era stato prelevato il 18.7.1992. Poiché detto fascicolo non risulta tra quelli restituiti dalla S.V. prego di voler accertare se si trovi tuttora agli atti del procedimento per la strage di via D’Amelio o se non sia mai stato rinvenuto”.  È ciò che si legge in una lettera redatta dal procuratore  Vittorio Aliquò  (deceduto nel 2021) con la quale, nell’ottobre del 1992, chiedeva informazioni alla Procura di Caltanissetta su un fascicolo scomparso. Nei giorni scorsi questa lettera, scritta pochi mesi dopo la strage di via d’Amelio che costò la vita a  Paolo Borsellino  e alla sua scorta, è stata declassificata dalla Commissione parlamentare antimafia presieduta da  Chiara Colosimo. Secondo la lettera scritta...

Messina Denaro: 30 anni di latitanza finanziati da 'imprenditori bancomat'

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di Giuseppe Cirillo - 17 febbraio 2024 Le Fiamme Gialle scoprono oltre 80mila euro di bonifici eseguiti dai fratelli Luppino in favore di Laura Bonafede “Messina Denaro non avrebbe potuto rivolgersi se non a persone che godevano della sua assoluta fiducia per avere quel prolungato rapporto che è stato compiutamente delineato dalle indagini della polizia giudiziaria e che gli ha consentito non solo di mimetizzarsi in modo straordinariamente efficace e di protrarre così a lungo la propria latitanza ma, prima ancora e soprattutto, di continuare ad esercitare le proprie funzioni di vertice in ambito associativo”. A scriverlo nero su bianco è il gip  Alfredo Montalto , che ha firmato l’ordinanza di arresto dei fratelli  Antonino e Vincenzo   Luppino : i figli dell’imprenditore di Campobello di Mazara,  Giovanni Luppino , nonché l’autista del boss stragista  Matteo Messina Denaro . Per il Gico del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, i fratelli Luppino ...

Sette facce di bronzo posson bastare. E la Colosimo prende le distanze

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di Saverio Lodato - 14 febbraio 2024 Loro, i magnifici sette, ma fra loro di donne ce n’è più di una, si sono già tranquillamente presentati all’elettorato sardo, in vista del voto regionale del 25 febbraio. Ormai, fra meno di due settimane. E forse speravano di farla mediaticamente franca, visto che sinora nessuno aveva arricciato il naso.  In fondo, nell'Italia di oggi, è pur vero che stanno rimanendo in pochi quelli che possono sentirsi titolati per scagliare evangelicamente la prima pietra, posto che mai la povera questione morale aveva vissuto vita tanto grama e tanto tribolata. Ma questa volta, i nomi dei magnifici sette stanno finendo sulle prime pagine dei giornali. Cosa che i diretti interessati non si aspettavano. E per fortuna, questa volta, non è merito del festival di Sanremo diventato, come si è visto in questi giorni, la camera caritatis di tutto quanto in Italia viene censurato, o per ordini venuti dall’estero o perché, quanto a imbecillità, la nostra classe politi...

Strage Bologna, i giudici: ''Fu atto eversivo dei Nar. Cavallini ebbe contatti con servizi e P2''

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13 febbraio 2024 La corte d’Appello di Bologna che ha condannato l’ex terrorista: “ Gelli, tramite i servizi, finanziò e attuò la strage, servendosi della destra eversiva ” "Non vi è dubbio, anche solo per quanto motivato, per le modalità (para)militari con cui agivano e le dotazioni di eguale natura che si erano procurati, che il fine che muoveva i Nar era strettamente politico eversivo ed aveva come mira le strutture dello Stato democratico e la radicale distruzione della società; era quindi una strategia di radicale destabilizzazione del 'sistema'. In altri termini ricorre il dolo specifico richiesto dal reato di cui all'articolo 285 cp.".  A scriverlo è la Corte d'assise d'Appello di Bologna nella sentenza di conferma dell'ergastolo per l'ex Nar  Gilberto Cavallini  per la strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto 1980 che provocò la morte di 85 civili e il ferimento di 216 . Per i giudici bolognesi non ci sono più dubbi dunque sulla matrice e s...