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'Ndrangheta stragista: dal caso Moro ai rapporti con la P2 e l'estrema destra

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Il Pubblico Ministero Giuseppe Lombardo   di Aaron Pettinari - 4 marzo 2024 Nelle motivazioni della sentenza l'analisi delle “coincidenze” che “parlano” Per ricostruire il percorso che ha portato Cosa nostra e 'Ndrangheta ad agire in maniera unitaria  nella realizzazione di stragi e delitti nei primi anni Novanta, nel processo d'appello 'Ndrangheta stragista, che ha visto le condanne all'ergastolo dei boss  Giuseppe Graviano  e  Rocco Santo Filippone , un focus importante è stato svolto sui rapporti storici che queste organizzazioni criminali hanno avuto con certi apparati. Già in primo grado l'istruttoria, grazie anche al contributo di testimoni come il Gran Maestro Giuliano Di Bernardo  o collaboratori di giustizia come  Cosimo Virgiglio  e  Pasquale Nucera , aveva fatto emergere le compenetrazioni tra massoneria e 'Ndrangheta, nonché il ruolo che  Licio Gelli  aveva avuto in diverse dinamiche. La Procura generale, rappresentata i...

'Ndrangheta stragista: mafie, servizi e massoneria unite in un piano di natura eversiva

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Depositate le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria nel processo contro Graviano e Rocco Santo Filippone di Aaron Pettinari - 2 marzo 2024 Non c'era solo Cosa nostra dietro le stragi degli anni Novanta. La 'Ndrangheta con gli attentati e gli omicidi avvenuti tra il dicembre 1993 e il febbraio 1994, contro i carabinieri, aveva aderito a quel progetto di attacco allo Stato. E in questo piano erano accompagnate da ambienti massonici, politici e dei servizi segreti. Lo scrivono a chiari note i giudici della Corte d'Assise d’Appello di Reggio Calabria che circa un anno fa avevano confermato la condanna all'ergastolo per il boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, e il mammasantissima di Melicucco, Rocco Santo Filippone, ritenuto espressione della cosca Piromalli di Gioia Tauro (per lui anche una condanna a 18 anni per il reato di associazione mafiosa). Entrambi ritenuti responsabili, in qualità di mandanti, di quegli attentati ed omicidi ...

Trattativa, Di Matteo: oggettività dei fatti è dimostrata, altro che teorema

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 26 febbraio 2024 L'intervista della giornalista Anna Lisa Maugeri al sostituto procuratore nazionale antimafia “ A colpire in questi anni è stata la distorsione della realtà processuale. La volontà di far credere che noi ci siamo mossi soltanto sulla base di un teorema, mentre invece noi ci siamo mossi su fatti che erano venuti fuori anche prima della nostra indagine ”.  A parlare è il sostituto procuratore nazionale antimafia   Nino Di Matteo , già membro togato del Csm, intervistato dalla giornalista e caporedattrice di   Sicilia Buona  Anna Lisa Maugeri . Il pool che ha condotto le indagini, composto da Di Matteo,   Vittorio Teresi ,   Francesco Del Bene ,   Roberto Tartaglia   e   Antonio Ingroia ), ha sempre " cercato di riscontrare fatti, muovendosi sulla base della valutazione di fatti ". " Oggi è facile dire  'l a Cassazione ha assolto tutti, quindi non c'era nulla''' , ha detto Di Matteo. Eppure,  " determinati fat...

Tecniche di manipolazione dell’informazione, da B. a Meloni

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  di Salvo Vitale (amico di Peppino Impastato) 25 Febbraio 2024 Tre principi base Giornalmente se ne studiano nuove, ma i principi di fondo dell’informazione di regime sono quelli di sempre:  1)L’importante non è “fare”, ma “far credere di fare”; 2)Una notizia non è tale se non è resa “nota”, un avvenimento non esiste, se non è comunicato. 3)La comunicazione è in grado di creare dal nulla: di costruire colpevoli e innocenti, buoni e cattivi, eroi e vigliacchi, grandi uomini e piccoli vermi, di trasformare cattivi politici in abili statisti e abili statisti in cattivi politici, secondo l’orientamento predeterminato del giudizio da comunicare e secondo lo spazio dato alla notizia. Un gruppo di esperti a servizio decide la notizia   E andiamo a casa nostra: secondo “Reporter sans frontières” nel 2023 l’Italia è stata classificata al 41° posto, comunque in discesa, rispetto agli anni passati, tra i paesi semiliberi, per quel che riguarda la libertà di stampa e d’informazione,...