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Dove sono finiti i fascisti di una volta?

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di Saverio Lodato 26 aprile 2024 Si pretendono dichiarazioni di antifascismo da chi non se la sente. Si pretendono abiure da chi, per ottant'anni, ha coccolato il ricordo di un passato che non torna. La fiamma che continua ad ardere, allora come oggi, ne è il simbolo evidente, esibito, sfacciato. Se non si parte da questa evidenza, non se ne viene a capo. Quando tutti gli esponenti politici di governo che oggi non digeriscono il ricordo della Resistenza, ricordano che al vecchio Movimento Sociale fu riconosciuto il diritto di presentarsi alle elezioni, eleggere i propri rappresentanti in Parlamento, uscire dal ghetto degli "sconfitti" in cui si erano relegati da soli, abbracciando i deliri mussoliniani, i deliri hitleriani, la pagina sporca della Repubblica di Salò, dicono una cosa vera, esatta. Fu infatti Palmiro Togliatti, a Liberazione avvenuta, a volere quel gran "perdono" nazionale destinato a rimettere in marcia l’Italia, portandosi dietro quei compagni di...

''Le donne delle stragi'', uno sguardo oltre Cosa nostra

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  Massimiliano Giannantoni e Federico Carbone offrono uno spunto per la ricerca della verità - 24 aprile 2024 “Ci sono due storie, la storia ufficiale, menzognera, che viene insegnata, la storia ad usum Delphini; poi la storia segreta, in cui ci sono le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa”.  In questa citazione di  Honoré de Balzac  (Illusioni perdute) si scorge lo sforzo che il giornalista di  SkyTg24   Massimiliano Giannantoni  ed il criminologo  Federico Carbone  hanno dovuto compiere per scrivere  “Le donne delle stragi”  (edito da  Chiarelettere ) scavando tra i meandri più tortuosi della storia d'Italia e segreti indicibili che accompagnano quelle stragi di Stato che negli anni Novanta hanno insanguinato l'Italia. Raccogliendo documenti e testimonianze dirette, hanno potuto percorrere piste che mettono in evidenza non solo l'esistenza di “mandanti esterni”, ma anche la presenza di figure “oltre” Cosa nost...

RELAZIONE DI MINORANZA dei deputati LA TORRE, BENEDETTI, MALAGUGINI e dei senatori ADAMOLI, CHIAROMONTE, LUGNANO, MAFFIOLETTI nonché del deputato TERRANOVA

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Alcuni stralci della  Relazione antimafia del 1976 scritta da Pio La Torre e dal giudice Cesare Terranova. Un documento che a circa cinquant’anni di distanza rimane ancora attuale. Qui pubblichiamo la 1' parte.  La relazione di .maggioranza (o del Presidente) della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno dalla mafia in Sicilia — che chiude più di undici anni dii attività — non può ritenersi in alcun modo soddisfacente, delude le attese dell'opinione pubblica, non rafforza il prestigio delle istituzioni democratiche Ciò accade perché, sin dall'inizio, non si è voluta fare una scelta politica netta a proposito della genesi e delle caratteristiche del fenomeno mafioso.  Pur affermando che « la Commissione si è proposta di ripensare jn una prospettiva politica le conclusioni a cui è pervenuta la storiografia sulla 'mafia » e che il dato caratteristico peculiare che distingue la mafia dalle .altre forme di delinquenza organizzata è « la ricerca del collegamento co...

'Ndrangheta stragista: dal caso Moro ai rapporti con la P2 e l'estrema destra

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Il Pubblico Ministero Giuseppe Lombardo   di Aaron Pettinari - 4 marzo 2024 Nelle motivazioni della sentenza l'analisi delle “coincidenze” che “parlano” Per ricostruire il percorso che ha portato Cosa nostra e 'Ndrangheta ad agire in maniera unitaria  nella realizzazione di stragi e delitti nei primi anni Novanta, nel processo d'appello 'Ndrangheta stragista, che ha visto le condanne all'ergastolo dei boss  Giuseppe Graviano  e  Rocco Santo Filippone , un focus importante è stato svolto sui rapporti storici che queste organizzazioni criminali hanno avuto con certi apparati. Già in primo grado l'istruttoria, grazie anche al contributo di testimoni come il Gran Maestro Giuliano Di Bernardo  o collaboratori di giustizia come  Cosimo Virgiglio  e  Pasquale Nucera , aveva fatto emergere le compenetrazioni tra massoneria e 'Ndrangheta, nonché il ruolo che  Licio Gelli  aveva avuto in diverse dinamiche. La Procura generale, rappresentata i...

'Ndrangheta stragista: mafie, servizi e massoneria unite in un piano di natura eversiva

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Depositate le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria nel processo contro Graviano e Rocco Santo Filippone di Aaron Pettinari - 2 marzo 2024 Non c'era solo Cosa nostra dietro le stragi degli anni Novanta. La 'Ndrangheta con gli attentati e gli omicidi avvenuti tra il dicembre 1993 e il febbraio 1994, contro i carabinieri, aveva aderito a quel progetto di attacco allo Stato. E in questo piano erano accompagnate da ambienti massonici, politici e dei servizi segreti. Lo scrivono a chiari note i giudici della Corte d'Assise d’Appello di Reggio Calabria che circa un anno fa avevano confermato la condanna all'ergastolo per il boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, e il mammasantissima di Melicucco, Rocco Santo Filippone, ritenuto espressione della cosca Piromalli di Gioia Tauro (per lui anche una condanna a 18 anni per il reato di associazione mafiosa). Entrambi ritenuti responsabili, in qualità di mandanti, di quegli attentati ed omicidi ...

Trattativa, Di Matteo: oggettività dei fatti è dimostrata, altro che teorema

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 26 febbraio 2024 L'intervista della giornalista Anna Lisa Maugeri al sostituto procuratore nazionale antimafia “ A colpire in questi anni è stata la distorsione della realtà processuale. La volontà di far credere che noi ci siamo mossi soltanto sulla base di un teorema, mentre invece noi ci siamo mossi su fatti che erano venuti fuori anche prima della nostra indagine ”.  A parlare è il sostituto procuratore nazionale antimafia   Nino Di Matteo , già membro togato del Csm, intervistato dalla giornalista e caporedattrice di   Sicilia Buona  Anna Lisa Maugeri . Il pool che ha condotto le indagini, composto da Di Matteo,   Vittorio Teresi ,   Francesco Del Bene ,   Roberto Tartaglia   e   Antonio Ingroia ), ha sempre " cercato di riscontrare fatti, muovendosi sulla base della valutazione di fatti ". " Oggi è facile dire  'l a Cassazione ha assolto tutti, quindi non c'era nulla''' , ha detto Di Matteo. Eppure,  " determinati fat...