RAPPORTO SENTIERI 2023- AREA INDUSTRIALE DI MILAZZO
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Sezione popolazione generale
• Mortalità. La mortalità generale per tutti i tumori maligni e per malattie dell'apparato digerente è in difetto rispetto all'atteso in entrambi i generi. Tra la popolazione maschile, la mortalità per malattie del sistema circolatorio e dell'apparato urinario è in eccesso, sulla base di stime affette da incertezza, e la mortalità per malattie dell'apparato respiratorio è in difetto rispetto all'attesa.
Tra le femmine, si osserva un eccesso di mortalità per malattie del sistema circolatorio e degli apparati respiratorio e urinario, queste ultime due sulla base di stime incerte (Tabella MIL_1).
Tra le patologie con un'evidenza a priori di associazione con fonti di esposizioni ambientali presenti nel sito, risulta in eccesso in entrambi i generi come causa di decesso il tumore della vescica, anche se nella popolazione femminile le stime sono incerte. Il tumore della vescica ha un'evidenza a priori di associazione con scariche di rifiuti industriali.
Tra le patologie correlate all'amianto, nella sola popolazione maschile è in eccesso la mortalità per i mesoteliomi totali, sulla base di stime affette da incertezza, e per amianto, mentre si osserva un numero di decessi per mesotelioma pleurico inferiore a tre, per i quali non sono state elaborate stime di rischio. Tra le femmine, per le quali è stato osservato un numero di decessi per mesoteliomi to-tali, mesoteliomi pleurici e per asbestosi inferiore a tre, è in eccesso la mortalità per il tumore dell'ovaio, sulla base di stime incerte. Nella popolazione maschile, inoltre, è in eccesso, sulla base di stime incerte, la mortalità per il tumore della prostata, per i linfomi non Hodgkin e per le malattie renali. La mortalità per malattie dell'apparato respiratorio, in particolare per malattie polmonari croniche, è in eccesso nella sola popolazione femminile, anche in questo caso con stime affette da incertezza. La mortalità per le altre patologie a priori è risultata in difetto o in linea con l'attesa (Tabella MIL_2).
• Ospedalizzazione. L'ospedalizzazione per tutte le cause, per tutti i tumori e per i grandi gruppi di malattie è in difetto rispetto all'attesa in entrambi i generi, tranne i ricoverati per le malattie dell'apparato urinario (Tabella-La MIL_3).
Tra le patologie con un'evidenza a priori di associazione con le fonti di esposizioni ambientali presenti nel sito, sono in eccesso come diagnosi principale di ricovero sia nella popolazione maschile sia in quella femminile i tumori maligni del connettivo e dei tessuti molli (stime incerte), le leucemie (stime incerte) e l'insufficienza renale cronica (stime incerte tra le femmine). Tra i maschi, sono in eccesso i tumori della prostata, l'asbestosi (sulla base di 3 casi e stime imprecise) e nefriti, sindrome nefrosica e nefrosi; inoltre, anche se le stime sono incerte, l'ospedalizzazione tra i maschi è in eccesso per i tumori del testicolo, del rene e per linfomi non Hodgkin. Tra le femmine, l'ospedalizzazione-ne per i tumori del rene, i linfomi non Hodgkin e nefriti, sindrome nefrosica e nefrosi è risultata in difetto rispetto all'attesa; il numero di ricoverati per asbestosi è inferiore a tre. Nella popolazione femminile, oltre alle patologie sopra menzionate, sono risultati in eccesso come diagnosi principale di ricovero, sulla base di stime incerte, il tumore del polmone, della mammella, dell'ovaio e della vescica.
L'ospedalizzazione per il tumore polmonare e della vescica tra i maschi è in difetto rispetto alla popolazione di riferimento; il numero di ricoverati per tumore della mammella è inferiore a tre casi (Tabella MIL_4).
Sezione pediatrica-Adolescente-giovanile
•Mortalità. Nel periodo in studio sono stati registrati complessivamente 13 decessi in età 0-29 anni. La mortalità generale appare in difetto, anche se con stime incerte, rispetto all'atteso in tutte le sottoclassi di età considerate (Tabella MIL_5).
• Ospedalizzazione. Il profilo di ospedalizzazione per tutte le cause naturali e per i principali gruppi di patologie mostra difetti rispetto all'attesa regionale in tutte le sottoclassi di età analizzate. Fanno eccezione a questo quadro i ricoveri per tutti i tumori in età pediatrica, che sono in eccesso tra le femmine (6 casi su 8, SHR 211;
IC90% 109-408). (Tabella MIL_6)
Sezione anomalie congenite
Il numero di nati da madri residenti nel sito nel periodo 2011-2019 è stato di 3.032; nel periodo in studio, sono stati osservati complessivamente 111 casi di anomalie congenite (AC), con una prevalenza di 366,1 per 10.000 nati, superiore alla prevalenza regionale (O/A 147; IC90% 124-
172). E stato registrato un numero superiore di casi rispetto all'attesa per le AC dei genitali e delle arti (Tabella-La MIL_7).
Discussione, conclusioni e raccomandazioni
Il sito Area industriale di Milazzo comprende diverse attività industriali che hanno determinato una diffusa contaminazione ambientale per la quale il sito è stato definito
"Area a rischio ambientale elevato" prima, poi "di interesse per la bonifica". Nel 2002, tra le aree da bonificare è stata inserita l'ex-industria di produzione di manufatti in cemento-amianto "Sacelit", situata nel Comune di San Filippo del Mela.
Il precedente Rapporto SENTIERI ha messo in evidenza specifiche patologie in eccesso, ascuibili, almeno in parte, a esposizioni a contaminanti presenti nel sito, in linea con quanto riportato da studi analitici svolti nell'area. In particolare, sono stati osservati eccessi di patologie correlate all'amianto, quali mesotelioni e tumore polmonare, di malattie respiratorie e cardiocircolatorie, per la possibile associazione con l'esposizione a inquinamento atmosfe-rico, dell'apparato urinario e malattie renali (si veda SEN-TUERI 2019 e studi ivi citati).!
Le analisi qui presentate mostrano un eccesso di mortalità per mesoteliomi totali e della mortalità e ospedalizzazione per amianto tra la popolazione maschile, anche se con un numero esiguo di casi. Nella popolazione femminile sono risultate in eccesso la mortalità e l'ospedalizzazione per tumore dell'ovaio, anche se le stime sono affette da incertezza: questo tumore è stato associato con evidenza limitata all'esposizione ad amianto, in base alla valutazione dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.2 Gli eccessi osservati fanno ipotizzare un ruolo di esposizioni ad amianto in ambito occupazionale. Il Rapporto SENTIERI-ReNaM aveva messo in luce un eccesso di incidenza di mesoteliomi sia tra i maschi sia tra le femmine residenti nel sito, attribuendo un'esposizione professionale nei settori lavorativi del cemento-amianto, della produzione di energia elettrica e gas e dell'industria metalmeccanica a 7 casi sugli 11 per i quali è stata accertata la modalità di esposizione. 3 Il recente aggiornamento dello studio di coorte degli ex-lavoratori della fabbrica del cemento-amianto "Sacelit" di San Filippo del Mela ha ripo-rato eccessi di patologie correlate ad amianto (mortalità, ospedalizzazione e incidenza) tra gli ex-lavoratori, mentre non sono stati registrati casi tra le femmine.4
Le malattie respiratorie, che riconoscono un'evidenza a priori di associazione con diverse fonti di esposizione presenti nel sito e riportate in eccesso nel precedente Rapporto SENTIERI e in studi analitici, non hanno fatto registrare eccessi rispetto alla popolazione di riferimento, se non la mortalità per malattie polmonari croniche nella popolazione femminile sulla base di stime incerte. L'ospedalizzazione per le malattie respiratorie nel loro insieme e per sottogruppi (malattie polmonari acute e croniche, asma) è risultata in difetto sia tra i maschi sia tra le fem-mine. Non sono stati osservati ricoveri per asma in età pediatrico-adolescenziale e giovanile, mentre i ricoverati per infezioni respiratorie acute sono in difetto in tutte le sottoclassi di età analizzate, con stime incerte solo tra i giovani (20-29 anni).
Tra le malattie dell'apparato circolatorio, la cui mortalità è in eccesso in entrambi i generi, le malattie ischemiche del cuore, patologie con evidenza limitata di associazione con l'inquinamento atmosferico,5 sono in eccesso in entrambi i generi come causa di decesso (• maschi: 172 casi, SMR 125; IC90% 110-141 • femmine: 191 casi, SMR 174; IC90% 154-196).
L'ospedalizzazione sia per l'insieme delle malattie del sistema circolatorio sia per il sottogruppo delle malattie ischemiche del cuore è risultata in linea con la popolazione di riferimento in entrambi i generi (per le malattie ischemiche del cuore • maschi: 526 casi, SHR 96; IC90% 89-103 • femmine: 225 casi, SHR 100; IC90% 89-111).
Va segnalato che la mortalità per il tumore del polmone, associato con evidenza a priori sufficiente con l'esposizione ad amianto e limitata con impianti petrolchimici e siderurgici, non ha fatto registrare eccessi.
Vista l'evidenza a priori di associazione con impianti siderurgici e gli eccessi riportati in studi precedenti,1 si riportano gli eccessi di ospedalizzazione e mortalità nella popolazione maschile per le malattie dell'apparato urinario, in particolare per nefrite, sindrome nefrosica e nefrosi e per insufficienza renale cronica. L'ospedalizzazione per insufficienza renale cronica è in eccesso anche tra la popolazione femminile. Da un recente studio metanalitico, è risultato che queste patologie sono in eccesso nei siti caratterizzati dalla contaminazione di solventi e metalli pe-santi,6 sostanze presenti nel suolo e nelle acque di falda del sito in concentrazioni oltre i limiti di legge. Tra le altre patologie con evidenza a priori di associazione con impianti siderurgici, si è osservato un eccesso di mortalità e ospedalizzazione per il tumore della prostata e di ospedalizzazione per tumori del tessuto connettivo e dei tessuti molli (patologia con evidenza a priori di associazione anche con impianti petrolchimici) in entrambi i generi; il numero di decessi per tumori del tessuto connettivo e dei tessuti molli è inferiore a tre. L'ospedalizzazione per il tumore della tiroide, segnalato in eccesso nel precedente Rapporto SENTIERI,1 è in linea con l'atteso.
Il quadro complessivo delle AC conferma in parte quanto emerso nella precedente rilevazione riferita al periodo 2010-2015, in particolare gli eccessi delle AC dei genitali e delle arti, che richiedono un'attenta attività di sorveglianza. Non è confermato, invece, l'eccesso osservato in precedenza per il totale delle AC del cuore, che risultano inoltre esigue (meno di 3 casi) nel solo sottogruppo delle gravi. Questo risultato potrebbe essere spiegato dalla consolidamento negli ultimi anni delle attività del Registro regionale delle malformazioni congenite,7,8 che consentono di produrre indicatori più accurati.
Le presenti analisi non hanno registrato eccessi precedentemente segnalati, in particolare per le malattie respiratorie, risultate nel periodo qui considerato in difetto o in linea con l'attesa. Altre patologie, invece, che riconoscono tra i possibili fattori di rischio l'esposizione a contaminanti rilasciati dalle attività presenti nel sito, sono state rilevate in eccesso in particolare tra la popolazione maschile, per la quale è ipotizzabile che esposizioni in ambiti occupazionali possa aver contribuito all'insorgenza di alcune di queste in modo importante. Inoltre, essendo malattie multifattoriali, diversi fattori di rischio, come quelli legati allo stile di vita (dieta, fumo) e allo stato socioeconomico, fattori genetici e l'accesso a cure adeguate, possono aver agito in modo sinergico.
Alla luce di questi risultati, il piano di sorveglianza sanitaria rivolto agli ex-lavoratori della fabbrica del cementoto-amianto di San Filippo del Mela e ai lavoratori di alcune aziende presenti sul territorio, insieme ai loro familiari, in corso da parte dell'Azienda sanitaria provinciale di Milazzo, appare particolarmente importante e se ne suggerisce la prosecuzione. Il sito industriale di Milazzo è inserito nel “Piano straordinario di interventi sanitari nelle aree a rischio ambientale della Sicilia” che la Regione conduce dal 2014 (D.A. 356 dell'11 marzo 2014), coordinato dal Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico regionale. La sorveglianza sanitaria dei soggetti esposti all'amianto e a rischi sul lavoro è tra le azioni del Piano che prevede, tra l'altro, la sorveglianza epidemiologica delle popolazioni residenti in queste aree, anche attraverso lo svolgimento di specifici studi epidemiologici analitici. I Rapporti pubblicati dal Dipartimento delle attività sanitarie
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Settimo et al.10 hanno studiato nello stesso periodo temporale di questo Rapporto SENTIERI la mortalità e i ricoveri ospedalieri in questo sito, in relazione alla presenza di inquinanti specifici.
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VIDEO - Egidio Maio (Zero Waste SICILIA) Rapporto SENTIERI 2023 La Valle del Mela ancora in allarme! Bonifiche? Amianto?
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