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''Colloqui abusivi tra boss e Servizi. L'indicibile segreto sul delitto Mormile''

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  ''Colloqui abusivi tra boss e Servizi. L'indicibile segreto sul delitto Mormile'' - 21 giugno 2024 Intervista all'avvocato Fabio Repici che rilancia: “Ora si deve andare oltre e capire il disegno Falange Armata” Ci sono stati processi, sentenze. Sono stati condannati come mandanti Domenico e Antonio Papalia, Franco Coco Trovato e come esecutori materiali Antonio Schettini e Nino Cuzzola. A lungo però sulle reali motivazioni che l'11 aprile del 1990 portarono alla morte dell’educatore carcerario Umberto Mormile è stata alzata una cortina fumogena di contraddizioni e depistaggi. Le scorse settimane sono state depositate le motivazioni della sentenza con cui il 15 marzo scorso il gup di Milano ha condannato a 7 anni per il delitto i collaboratori di giustizia Salvatore Pace e Vittorio Foschini. Centosettanta pagine in cui si dà atto di un possibile nuovo scenario: la causale del delitto è da individuare nel rapporto tra 'Ndrangheta e servizi segreti. Ne a...

Dove sono finiti i fascisti di una volta?

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di Saverio Lodato 26 aprile 2024 Si pretendono dichiarazioni di antifascismo da chi non se la sente. Si pretendono abiure da chi, per ottant'anni, ha coccolato il ricordo di un passato che non torna. La fiamma che continua ad ardere, allora come oggi, ne è il simbolo evidente, esibito, sfacciato. Se non si parte da questa evidenza, non se ne viene a capo. Quando tutti gli esponenti politici di governo che oggi non digeriscono il ricordo della Resistenza, ricordano che al vecchio Movimento Sociale fu riconosciuto il diritto di presentarsi alle elezioni, eleggere i propri rappresentanti in Parlamento, uscire dal ghetto degli "sconfitti" in cui si erano relegati da soli, abbracciando i deliri mussoliniani, i deliri hitleriani, la pagina sporca della Repubblica di Salò, dicono una cosa vera, esatta. Fu infatti Palmiro Togliatti, a Liberazione avvenuta, a volere quel gran "perdono" nazionale destinato a rimettere in marcia l’Italia, portandosi dietro quei compagni di...

''Le donne delle stragi'', uno sguardo oltre Cosa nostra

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  Massimiliano Giannantoni e Federico Carbone offrono uno spunto per la ricerca della verità - 24 aprile 2024 “Ci sono due storie, la storia ufficiale, menzognera, che viene insegnata, la storia ad usum Delphini; poi la storia segreta, in cui ci sono le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa”.  In questa citazione di  Honoré de Balzac  (Illusioni perdute) si scorge lo sforzo che il giornalista di  SkyTg24   Massimiliano Giannantoni  ed il criminologo  Federico Carbone  hanno dovuto compiere per scrivere  “Le donne delle stragi”  (edito da  Chiarelettere ) scavando tra i meandri più tortuosi della storia d'Italia e segreti indicibili che accompagnano quelle stragi di Stato che negli anni Novanta hanno insanguinato l'Italia. Raccogliendo documenti e testimonianze dirette, hanno potuto percorrere piste che mettono in evidenza non solo l'esistenza di “mandanti esterni”, ma anche la presenza di figure “oltre” Cosa nost...

RELAZIONE DI MINORANZA dei deputati LA TORRE, BENEDETTI, MALAGUGINI e dei senatori ADAMOLI, CHIAROMONTE, LUGNANO, MAFFIOLETTI nonché del deputato TERRANOVA

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Alcuni stralci della  Relazione antimafia del 1976 scritta da Pio La Torre e dal giudice Cesare Terranova. Un documento che a circa cinquant’anni di distanza rimane ancora attuale. Qui pubblichiamo la 1' parte.  La relazione di .maggioranza (o del Presidente) della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno dalla mafia in Sicilia — che chiude più di undici anni dii attività — non può ritenersi in alcun modo soddisfacente, delude le attese dell'opinione pubblica, non rafforza il prestigio delle istituzioni democratiche Ciò accade perché, sin dall'inizio, non si è voluta fare una scelta politica netta a proposito della genesi e delle caratteristiche del fenomeno mafioso.  Pur affermando che « la Commissione si è proposta di ripensare jn una prospettiva politica le conclusioni a cui è pervenuta la storiografia sulla 'mafia » e che il dato caratteristico peculiare che distingue la mafia dalle .altre forme di delinquenza organizzata è « la ricerca del collegamento co...

'Ndrangheta stragista: dal caso Moro ai rapporti con la P2 e l'estrema destra

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Il Pubblico Ministero Giuseppe Lombardo   di Aaron Pettinari - 4 marzo 2024 Nelle motivazioni della sentenza l'analisi delle “coincidenze” che “parlano” Per ricostruire il percorso che ha portato Cosa nostra e 'Ndrangheta ad agire in maniera unitaria  nella realizzazione di stragi e delitti nei primi anni Novanta, nel processo d'appello 'Ndrangheta stragista, che ha visto le condanne all'ergastolo dei boss  Giuseppe Graviano  e  Rocco Santo Filippone , un focus importante è stato svolto sui rapporti storici che queste organizzazioni criminali hanno avuto con certi apparati. Già in primo grado l'istruttoria, grazie anche al contributo di testimoni come il Gran Maestro Giuliano Di Bernardo  o collaboratori di giustizia come  Cosimo Virgiglio  e  Pasquale Nucera , aveva fatto emergere le compenetrazioni tra massoneria e 'Ndrangheta, nonché il ruolo che  Licio Gelli  aveva avuto in diverse dinamiche. La Procura generale, rappresentata i...